Sciascia Caffè 1919 in franchising


Sciascia Caffè 1919 ha deciso di puntare sul franchising per espandersi in Italia e nel resto del mondo: la storica caffetteria e torrefazione di Roma ha deciso per questa strategia, proprio per far conoscere, ad una platea sempre più larga, le sue miscele pregiate, a partire dal famoso caffè al cioccolato fondente di altissima qualità.

Sciascia Caffè 1919 ha la sua sede principale in via Fabio Massimo a Roma (una seconda è stata aperta in via Sabotino e prende il nome di Sciascia Caffè Mazzini) ed è stata fondata proprio nel 1919, più di un secolo fa, da Adolfo Sciascia, parente del famoso letterato del Novecento, Leonardo Sciascia: non a caso, il locale diventa subito un punto di ritrovo di eccellenza per artisti, scrittori e attori. Adolfo, poi, diventa il primo produttore a Roma del liquore marsala all’uovo, con cui ha creato lo “Sciascino”, specialità esclusiva decantata anche da Trilussa.

Claudio Farina è l’amministratore delegato che guida da un decennio il locale (la memoria storica è Adolfo, nipote omonimo del fondatore, che ha trasformato Sciascia Caffè in un punto di riferimento per chi cerca una pausa o un aperitivo fatto di prelibatezze e prodotti gourmet, immerso in un’atmosfera decisamente unica) e che ha dato una spinta moderna al locale, con un sito internet e un e-commerce, tramite cui ordinare comodamente da casa il caffè pregiato e le leccornie ricercate della caffetteria.

Farina spiega che il franchising del marchio era stato programmato anni fa, ma la pandemia covid e il conseguebte lockdown ne hanno rallentato i tempi di messa in atto. Ora è tutto pronto sia per l’espansione italiana sia per quella estera, con un occhio di riguardo per Londra, Parigi e Dubai.

Farina afferm che il franchising sarà destinato “…a chi possiede già un’attività di caffetteria o ristorazione e desidera acquisire la nostra expertise avvalendosi di un marchio tra i più apprezzati sul mercato, quello di Sciascia Caffè 1919…”.

Il format di affiliazione in franchising studiato propone tre tipologie:

  • la formula “piccola”: un corner di sola degustazione delle miscele, che si può inserire, ad esempio, nei centri commerciali, negli aeroporti o nelle stazioni ferroviarie;
  • la formula “media”: un bistrot, un bar con pasticceria e tavola fredda;
  • la formula “large”: bar, ampio servizio di pasticceria e ristorazione.
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