Alberto Bresci, fondatore di Hydrogen, racconta a ThinkLUX la filosofia di un marchio che in pochi anni è cresciuto in maniera importante in Italia e all’estero e che oggi punta tutto sul retail e sull’innovazione.
Moda, ironia, made in Italy e la voglia di guardare lontano. Di gettarsi a capofitto in un progetto: un sogno da trasformare in realtà. E’ questa la ricetta di Alberto Bresci, che a ThinkLUX racconta la filosofia di Hydrogen,
il marchio di abbigliamento che ha creato. E che, partendo dalle felpe per Fiat e altri brand famosi, sta portando Bresci in Cina, Corea e nei mercati di tutto il mondo ora con tre linee di abbigliamento diverse: Hydrogen, Bronzaji e H2S. Una sfida che è nata quasi per caso.
«L’idea di Hydrogen nasce quasi per gioco», spiega Alberto Bresci. «Rientrato in Italia da Londra, per trascorrere le vacanze estive, ho avuto questa ispirazione: vorrei fare un marchio di abbigliamento che rispecchi un po’ il mio stile di vita e che sia diverso dal solito. Il 31 agosto 2003 ero già dal notaio a costituire la società».
Dalla «Camicia Avvocato» (nata da una vera camicia di Gianni Agnelli reinventata con due bandiere tricolori sui polsini) alle collezioni per Fiat, MV Agusta, Cigarette, Chupa Chups fino a quelle con marchio H2S: c’è un fil rouge che lega a livello creativo tutti i suoi progetti?
La Camicia Avvocato è il pezzo evergreen di Hydrogen e l’unico che è sempre presente in collezione dal primo giorno. Per quanto riguarda i vari co-branding e le collezioni fatte in questi anni cerco sempre di inventarmi qualche cosa di nuovo, qualcosa che faccia venir voglia di essere acquistato, il tutto mantenendo sempre l’identità di Hydrogen. Nel mio portafoglio personale e aziendale ho lavorato con brand e famiglie tra le più importanti al mondo e quindi posso dire che Hydrogen può ben combinarsi con partner completamente diversi tra loro: auto, barche, chewingum e questo per me è un motivo di grande orgoglio.
Dove prende l’ispirazione per creare idee e progetti sempre nuovi?
Ho la fortuna di aver vissuto molti anni all’estero e di viaggiare moltissimo. Non vado mai a fiere di moda ma la moda la creo guardando le persone che incontro viaggiando e cerco di prendere spunti da questo. Penso sia questa la mia forza perché non tendo a farmi influenzare da tutto quello che fanno le altre aziende di moda, ma mixo modi di vestire di gente comune lavorando su colori, fitting, dettagli che piacciono a me. Comunque osservo moltissimo, quasi tutto ciò che mi circonda.
Qual è il consiglio che si sente di dare ad un ragazzo giovane come lei che vuole diventare imprenditore nel mondo della moda?
Il mio consiglio è semplicemente di creare in ciò che sta facendo. Sicuramente non è facile e bisogna fare molti sacrifici, ma il mio motto è “volere è potere”.
Secondo lei la crisi ha cambiato i «valori» che i consumatori cercano in un prodotto spostando nuovamente l’attenzione su qualità, value for money e innovazione e meno sul brand fine a sé stesso?
Secondo me senza qualità non si va da nessuna parte ed un brand non può esistere. In questo momento di crisi credo che questo fattore sia ancora più importante. A mio parere un brand per essere forte deve per forza avere caratteristiche qualitative e di immagine al top ed ovviamente un prezzo giusto. Né troppo caro né troppo cheap.
Quali sono i mercati di riferimento per Hydrogen?
Italia, Europa in generale e Giappone.
Quali sono invece i paesi dove pensate di crescere di più nel 2009?
Sicuramente l’Europa ma anche in Cina e Corea (nuovi mercati per noi) e Giappone dove già siamo molti forti ma dove vogliamo continuare a crescere soprattutto con la donna. Puntiamo molto anche sugli Stati Uniti e sulla nostra linea sportswear H2S.
Oltre alle boutique di Capri, Zagabria e Miami c’è allo studio qualche nuova apertura? Pensate di sviluppare il retail anche in franchising?
Sì, ci stiamo pensando. Molto probabilmente entro la fine dell’anno apriremo il primo negozio monobrand Bronzaji a Milano. Per quanto riguarda Hydrogen sono molte le richieste e opportunità che stiamo vallutando ma vorremmo muoverci step by step, come è nel nostro dna.
Quali sono le novità previste per il 2009 sul fronte dell’allargamento della gamma dei prodotti?
Hydrogen manterrà sempre la propria identità e quindi capi di luxury sportswear. Una novità sarà l’eyewear, il beachwear e una nuova linea di calze.
Tra quelle realizzate qual è la sua felpa preferita?
Un po’ tutte, ma se dovessi sceglierne una direi la prima, «chill out in Paris».
Cos’è per lei il lusso?
Il lusso sono i dettagli, che a mio parere sono sempre importantissimi.
da THINK LUX